Come funziona?
La cucina ad energia
solare non funziona a pannelli solari, ma tramite un riflettore
parabolico che concentra i raggi del sole sulla pentola e la
riscalda.
E' possibile raggiungere le stesse temperature delle cucine
tradizionali (c.a. 200 ºC ), e conseguentemente, oltre a cucinare, è
possibile infornare e friggere.
Data la profonda curvatura del riflettore, il foco calorifico si
trova in posizione sicura, all’interno della parabola della cucina.
La pentola è di
facile accesso, pertanto il cuoco può continuare a cucinare le
proprie ricette abituali: occorre solo aver cura di installarla in
un luogo soleggiato e in uno spazio protetto dal vento.
Il riflettore è
orientabile rispetto del sole: è pertanto possibile cucinare dal
mattino fino al pomeriggio, e sfruttare anche piccoli periodi di
insolazione.
Combinando la cucina
con semplici contenitori isolanti (es. cesti di fieno), si può
finire la cottura nell’interno degli stessi e lasciare così libera
la cucina parabolica per preparare altri cibi. Il cesto isolante
permette di mantenere la temperatura del cibo durante diverse ore, e
ciò permette di servirlo alla sera, ancora caldo.
La cucina ad energia solare parabolica è pertanto molto adatta per
famiglie e, particolarmente, per piccole istituzioni.